Assunzione di Aspirina e sopravvivenza dopo tumore alla mammella
Studi in vitro e su modelli animali hanno mostrato che l’Aspirina ( Acido Acetilsalicilico, ASA ) potrebbe inibire le metastasi da carcinoma mammario.
Uno studio ha valutato se l’uso di Acido Acetilsalicilico in donne con carcinoma mammario diminuisse il loro rischio di morire a causa della malattia.
Lo studio prospettico e osservazionale si è basato sulle risposte di 4164 donne del Nurses' Health Study con diagnosi di tumore mammario di stadio I, II o III tra il 1976 e il 2002 e seguite fino al decesso o fino a giugno 2006.
L’esito principale era il rischio di mortalità per carcinoma alla mammella in accordo al numero di giorni a settimana di utilizzo di Aspirina ( 0, 1, da 2 a 5 o da 6 a 7 giorni ) con una prima valutazione dopo 12 mesi dalla diagnosi e con aggiornamenti successivi.
Sono stati osservati 341 decessi per cancro alla mammella.
L’uso di Aspirina è risultato associato a una diminuzione del rischio di decesso per carcinoma mammario.
I rischi relativi aggiustati per 1, da 2 a 5 e da 6 a 7 giorni a settimana di utilizzo di Aspirina rispetto all’assenza di utilizzo sono stati 1.07, 0.29 e 0.36, rispettivamente ( test per la tendenza lineare, P inferiore a 0.001 ).
Questa associazione non ha mostrato differenze apprezzabili in base a stadio, stato di menopausa, indice di massa corporea ( BMI ) o status del recettore dell’estrogeno; risultati simili sono stati ottenuti per la recidiva.
I rischi relativi aggiustati sono stati 0.91, 0.40 e 0.57 ( test per la tendenza, P=0.03 ) per 1, da 2 a 5 e da 6 a 7 giorni di utilizzo di Aspirina, rispettivamente.
In conclusione, tra le donne sopravvissute almeno un anno dopo una diagnosi di tumore alla mammella, l’uso di Aspirina è risultato associato a una diminuzione del rischio di ricorrenza distale e decesso a causa della malattia. ( Xagena2010 )
Holmes MD et al, J Clin Oncol 2010; 28: 1467-1472
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